La chiesa di S. Maria di Val di Ranco risulta particolarmente cara al popolo sigillano che da sempre, nella frazione montana, frequenta con tanta devozione tale luogo di culto. Sorta dai ruderi di un vecchio riparo per i carbonai che svolgevano la propria attività tra le faggete del monte Cucco ha versato in un grave stato di abbandono nel periodo successivo al sisma del 1997.
Nell’anno 2013, grazie all’intervento di restauro dell’Amministrazione comunale, si è potuta nuovamente ammirare la chiesa, con l’annessa piccola canonica, frequentata in estate durante i fine settimana. Abbassata la struttura del campanile e reso più acuto il tetto della navata centrale, all’interno si possono ammirare alcune stampe donate dalle suore agostiniane di clausura del monastero di Sigillo e l’altare realizzato in cemento lavorato dai primi costruttori di tale edificio.